Nel campo dei viaggi transatlantici, a contendersi il primato di principale compagnia di trasporto passeggeri tra Europa e America erano ormai da decenni la White Star Line e la Cunard Line. Nel tentativo di dominare quel lucroso mercato, entrambe le aziende continuavano a introdurre innovazioni scientifiche e tecnologiche sulle rispettive navi per attirare il maggior numero di clienti. La White Star era stata la prima a rimuovere le vele dal ponte per permettere ai passeggeri di godersi meglio la vista, ma nel 1907 la Cunard aveva battuto tutti i record di velocità con il Lusitania, che era riuscito ad attraversare l’Atlantico in soli cinque giorni.
A quel punto, per non rimanere indietro, la White Star puntò tutto sulla progettazione di navi che, pur non potendo competere in velocità con il Lusitania, avrebbero offerto ai loro ospiti un lusso e un comfort superiori. Nacque così la classe Olympic, che era formata da tre navi: l’Olympic, il Titanic e il Britannic. La costruzione e il varo del Titanic furono raccontati dalla stampa come un sogno che progressivamente diventava realtà, per arrivare al culmine con l’inizio del viaggio inaugurale, il 10 aprile 1912.
Poche ore dopo però, la notte del 14 aprile, quel sogno si trasformò in un incubo.
La nave urtò un iceberg e in sole tre ore fu completamente inghiottita dalle acque gelide dell’Atlantico, portando con sé la vita di oltre 1.500 passeggeri, annegati nelle viscere dell’imbarcazione o morti per congelamento dopo essersi ritrovati alla deriva in mezzo all’oceano. Circa settecento persone riuscirono a sopravvivere aggrappandosi alle scialuppe di salvataggio: furono recuperate dal Carpathia –un transatlantico della Cunard Line – dopo aver trascorso ore tra il freddo e l’oscurità dei flutti.

L’opinione pubblica mondiale fu sconvolta da questo tragico epilogo. Se prima il pubblico aveva seguito avidamente le notizie sulla costruzione e sul varo della nave più grande e lussuosa del mondo, ora divorava ossessivamente tutte le informazioni relative al suo affondamento, ai racconti dei sopravvissuti o alle commissioni d’inchiesta istituite negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per indagare sull’incidente. L’affondamento del Titanic fu un campanello d’allarme per coloro che credevano che gli sviluppi scientifici e tecnologici della Belle Époque fossero inarrestabili, prima che la Grande guerra infrangesse
definitivamente il miraggio di un progresso indefinito.
La storia del Titanic continua ad affascinare anche nel XXI secolo, mentre il suo relitto si disintegra lentamente nelle profondità dell’oceano.